P. ha ormai 17 mesi ed è per me è la prima, vera esperienza al nido così piccolo.
Siamo a fine novembre e siamo 
alla terza influenza intestinale in un mese: praticamente se abbiamo 
fatto una settimana sano è un miracolo.
Parlo con le maestre, che 
mestamente alzano le mani e mi parlano di bimbi perennemente malati, 
restituiti il giorno prima e puntualmente portati al nido il giorno 
dopo: si deve lavorare, e non si ha dove lasciarli.
Rifletto mentro 
vado a lavoro su che società stiamo costruendo... quando si parla di 
maternità, sento solo parlare di fare più nidi e più nidi accessibili, 
come se sbatterli a sei mesi dentro stanzoni pieni di microbi e virus 
con degli estranei sia il massimo del benessere per un bambino... e tutto ciò, in cambio di 
cosa? di un lavoro h12 sottopagato e dove il tempo effettivo di lavoro è
 sì e no scarsi 5/6?
Nella mia vita professionale (e di lavoratrici 
donne ne ho viste tante) non ho conosciuto che pochissime donne contente
 di lavorare e di non stare con i figli... la maggior parte sarebbero 
state ben felici di mandare al diavolo il datore di lavoro e godersi i 
figli finchè erano piccoli, e avevano bisogno di loro.
La realtà è che il lavoro oggi 
non libera la donna, ma la rende schiava, proprio quella schiavitù che 
il femminismo ci vorrebbe fare credere di aver abolito: abbiamo solo 
cambiato padrone, e nel mentre ci siamo negate il benessere nostro e dei
 nostri figli.
La politica parla di nidi come la risoluzione di tutti i
 problemi, mentre io vorrei una politica che parlasse di donne e di 
famiglie, che hanno bisogno di stare insieme, quanto meno all'inizio.
Una politica che parlasse di
 lavoro flessibile, perchè se io in 6 ore faccio quello che serve, perchè ce
 ne devo stare 12 a far finta di lavorare?
Una poltica che mi parlasse di reddito di maternità, 
perchè se sto a casa a curare i miei figli e farne più di uno, di figli,
 faccio un favore alla società che avrà buoni lavoratori del futuro che 
pagheranno le nostre pensioni.
Una poltica di supporto alla maternità che parte 
dall'educazione sentimentale e non da quella sessuale, e che parte soprattutto dalla sponsorizzazione della famiglia, 
perchè oggi sento troppe volte dire che è meglio non sposarsi e  non 
farli, i figli, perchè bisogna lavorare, ed è una frase davvero 
avvilente, soprattutto detta dalle giovani donne, perchè si stanno già 
castrando dell'unica vera cosa per cui valga la pena vivere e non lo 
sanno.
