martedì 15 gennaio 2013

the day after

Che poi la fine del mondo a casa nostra è arrivata e pure col botto.
Ovvero vacanze "blindate" con i tre figli (Chicca, Chicco e il terzo figlio tardo adolescente che sarebbe Lui) malati a turno, ma anche contemporaneamente, con febbre, tosse, vomito, annessi e connessi.
Nel mezzo viaggio obbligato nella natìa terra di Lui per matrimonio della sorella, ritorni alla Fantozzi suoceramuniti per impossibilità materiale di mia madre (nel frattempo emigrata fuori sede da mio fratello) a tenere i bimbi al rientro al lavoro, improvvisi picchi di febbre per Chicco che notoriamente, superati i 36,5, diventa il peggior rompipalle che la storia ricordi (cosa per cui chiedo scusa fin da ora alla mia futura nuora, ma non è colpa mia, è nato così)
Insomma, mi sento un po' provata.

Oggi Chicca è finalmente tornata a scuola, con l'ennesima nuova insegnante, perchè la Maestra starà fuori, si dice, fino a Pasqua, ma manda certificati, si dice ancora, di 15 giorni in 15 giorni e quindi non riescono a mettere una supplente definitiva per tutto il periodo. Per questo non hanno fatto nemmeno la recita di Natale, per dire.
Fatto sta che rientra a casa contenta, ma al massimo grado di stanchezza e nervosismo, che si è tradotto in un capriccio colossale durato più di tre quarti d'ora (per la cronaca voleva una prugna... a gennaio...), dove la sottoscritta, ancor più provata da una mattinata infernale di viaggi su e giù per la provincia romana, ha sbottato con sculacciata finale.
Lo so che non si fa, ma non dormo una notte filata dal lontano gennaio del 2008 e in particolare nell'ultimo mese e mezzo.
Mi parte la brocca facile, come si dice qua. 
Poi è crollata dal sonno e mentre tornavo a lavoro in macchina mi chiedevo quanto ancora dureranno queste crisi con la grande, e a come la cosa importi poi relativamente poco, visto che Chicco viaggia a grandi passi verso i terrible two.
Quindi anche nell'ipotesi più rosea che finalmente Chicca diventi quella meravigliosa e responsabile primogenita che tanto agogno nulla cambierà nella routine familiare. Se non sarà lei, sarà il fratello a rotolare per terra, urlando come un ossesso.

Leggo quindi in giro per i blog mammeschi le 10 cose per cui sarei una brava mamma... vorrei tanto partecipare, davvero, ma stasera non me ne viene in mente nemmeno una.
Anzi, forse una sì.
Che amo tantissimo i miei figli e li metto, davvero, davanti a tutto... ma vorrei che riuscissero a dormire una notte intera, una sola... dopo cinque anni, me lo meriterei, ecco...

3 commenti:

  1. un motivo che conta per 10!
    sul dormire spondi un portone già aperto!

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  2. Ma dove vanno a finire i miei commenti?! E' la terza volta che posto, volevo solo dire che da quello che scrivi di motivi per considerarti una brava mamma ne hai 10.000, non 10...
    E volevo dirti stringi i denti, che i figli a volte riservano delle sorprese, magari non saranno i terrible two, ma i very peaceful two...

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  3. Ma che ne so, pure la tecnologia mi si rivolta contro!!! Comunque grazie e... Speriamo!!!

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