Avrò avuto sei o sette anni, o forse meno.
Ricordo perfettamente ancora oggi il sogno: mia madre e i miei fratelli, i Chicchi, come chiamo ora i miei figli, che ridono e sono felici, dentro un negozio.
Io invece sono dietro al vetro, fuori, che urlo e li chiamo di venire da me.
Ma loro non mi sentono.
E nel sogno la consapevolezza che io sono morta, e che loro lo sanno, e che, nonostante questo, sono felici, insieme, solo loro tre.
E io che piango, e continuo a urlare, pur realizzando quello che, dentro di me, ho sempre saputo.
Da quando sono madre rivedo tanti momenti della mia vita, da piccola, e capisco tante cose che ho seppellito dentro, per andare avanti. E che invece ora ritornano prepotenti fuori, e chiedono con urgenza di essere risolte.
A quarant'anni sta cominciando una fase della mia vita che mi spaventa, e non mi fa dormire...c'è una strada, un viaggio, che dovrei affrontare, per essere una buona madre per i miei figli, e non commettere gli stessi inconsapevoli errori di chi genitore (madre e padre) lo è stato prima di me.
Perchè amo i miei figli e voglio vederli felici.
Ma fa paura questo viaggio, perchè non so cosa troverò alla fine della strada.
E, soprattutto, chi.
Credo che per quanto sia dolorosa la strada, il viaggio che stai facendo nel percorrerla, è positivo e può portare solo ad un traguardo felice.
RispondiEliminaCara Rob ho appena finito di leggere tutti i tuoi post. Ho capito da questi che hai sofferto non poco ma ho anche capito che sei un'ottima mamma e un' ottima moglie. Lascia indietro il passato se puoi e guarda avanti. Adesso devi esser felice perché hai due bimbi meravigliosi ed un marito che ti adora. Stai serena vedrai che tutto andrà bene. Purtroppo anche io mi faccio condizionare da passato ed incubi ma poi provo a pensare alle cose belle che ho ed il sorriso torna più bello e forte di prima.
RispondiEliminaP.s. sono proprio tonta!! Anche ora ho dimenticato di firmarmi:
EliminaTamara