mercoledì 21 novembre 2012

La Maestra di Chicca

La Maestra di Chicca lavora dalle 8,00 alle 13,24 dal lunedì al venerdì, perchè è l'unica classe che fa l'antimeridiana e i bambini non mangiano a scuola.
E' da sola, per carità, con 25 bambini da tenere a bada, anche se poi quando andavo all'asilo io ne eravamo almeno il doppio, e la maestra sempre una era.
Vabbè.
Comunque, ritengo che trattandosi di materna il pomeriggio non ci siano compiti da correggere e al massimo c'è qualche lavoretto da pensare. Insomma, niente di così impegnativo che non permetta di avere qualche ora per sè.
La Maestra di Chicca ha la 104, perchè i genitori sono anziani e invalidi, dicono.
Per questo almeno per tre, quattro giorni al mese non c'è e a rotazione arrivano supplenti, più o meno simpatiche, più o meno preparate. Ogni mese una diversa. E ogni mese bisogna convincere Chicca ad entrare, perchè lei, a 4 anni, si è affezionata alla sua maestra e ogni volta è una storia.
Ma la Maestra di Chicca è anche una tipa con molti problemi di salute.
E quindi oltre alla 104 ci sono i giorni di malattia, la febbre, le volte che a metà mattina se ne va perchè, dicono, sta male.
Così alla fine andiamo bene se in un mese la Maestra c'è per almeno due settimane di fila.
Roba che se lo sapevo prima col cavolo che la segnavo all'antimeridiana.
Comunque.
La Maestra di Chicca ora si opera.
Per carità, sulla salute non si può questionare, se bisogna ricoverarsi ci si ricovera, al diavolo il lavoro.
Solo che, stamattina, al capannello solito delle Mamme, scopro che il ricovero è fissato a lunedì e che la Maestra si è presa tre giorni di 104 per prepararsi le cose dell'ospedale.
Ed io, qui, finisco di solidarizzare.
Perchè la 104 non è fatta per avere i permessi per andarti a comprare la vestaglia o il pigiama per l'ospedale.
E' fatta per assistere un parente prossimo malato che non può badare a sè stesso. Punto.
Perchè anche se non fosse solo per quello, e avessi cose davvero importanti da fare, tu le puoi fare il pomeriggio, perchè esci alle 13,24, o la mattina del sabato, o ti organizzi, come fanno tutti i cristi che non hanno la 104.
Perchè quando mi sono operata io, o partorito io, anche se ho mia madre che non è giovanissima e ha avuto i suoi acciacchi, io sono mancata dal lavoro solo i giorni del ricovero, e le cose dell'ospedale l'ho comprate all'ora di pranzo, invece di andare a mangiare.
Perchè non puoi fare la paladina dei bambini solo quando c'è da cazziarti davanti a tutti se arrivi cinque minuti in ritardo alla recita perchè c'era un traffico della madonna, o se non mandi la bimba in gita facendole perdere un'occasione irripetibile.
E poi sei la stessa che ogni due per tre 'sti bambini li lascia alla prima che capita.

lunedì 19 novembre 2012

Sfoghi da ultras

Ragazzi, parliamoci chiaro: io stanotte ho dormito un ora (e non sono andata a ballare) e sono completamente raffreddata, quindi vedete di giocare decentemente stasera o a 'sto giro vengo a Trigoria e vi lascio un intera giornata mio figlio di 18 mesi, influenzato e con tre molari che stanno crescendo... roba che dopo i gradoni di zeman vi sembreranno una passeggiata!

Update: vi siete messi paura, eh?!

lunedì 12 novembre 2012

Sono giorni un po' così...

... questi, in cui penso, e rifletto e mi interrogo.
Penso che sono stanca, troppo stanca per riuscire a fare tutto, soprattutto nel week end, e allora lascio sempre dei  pezzetti di cose da fare, disseminate qua e là, che poi si accumulano per tutta la settimana fino a diventare qualcosa di troppo grande da fare tutto insieme il week end successivo. E quindi poi si ricomincia.

Penso che passo la settimana a fare la spesa per non avere mai niente da cucinare la sera e nel fine settimana: manca sempre qualcosa. Rimpiango la mia vita da non genitore, quando facevo la spesona al sabato per tutta la settimana e si campava allegramente con quello che c'era. Ora mi sembra mi correre dietro al cibo, e un giorno manca quello, un giorno l'altro, e mi perdo nei meandri del supermercato come un ebete, nonostante abbia scaricato almeno dieci apps su come fare la spesa (che chiaramente non aggiorno, nè controllo mai!)

Penso che i soldi non bastano mai, per gli stivali di Chicca, o la giacca nuova di Chicco, perchè fra i costi di studio, i Clienti che non pagano, il mutuo e le bollette, arrivo a fine mese facendo le capriole e mi chiedo se ne valga la pena poi di avere tutte le pene e le angosce che questo lavoro ti dà se poi guadagno meno di una commessa. Per non parlare del rispetto che ormai non c'è più, fra un po' mi vergognerò a dire che faccio l'avvocato.

E poi penso che devo cambiare lavoro, lo penso ormai praticamente ogni mattina, quando mi alzo e ripasso mentalmente la causa da discutere; quando corro come un pazza per la città, da casa a scuola, al tribunale, a casa di mia madre, a studio, su e giù, fra macchina e metro, e a piedi, e intanto pianifico quello che devo fare, l'atto da scrivere, la telefonata da fare; quando arrivo alla sera stravolta e cucino con una mano mentre con l'altra leggo e mando mail; quando la notte sto sveglia, o mi sveglio di botto, e mi ricordo di quella scadenza e devo andare a controllare.
Ecco, penso che mi ci vorrebbe un bel lavoro part time, prettamente manuale e comunque con zero impegno mentale, di quelli che chiudi la porta e non ci pensi più fino al giorno dopo. Ma poi penso a me chi mi si prende, a quasi 40 anni e con due bambini piccoli al seguito. A me, che ormai so fare solo questo. E mi passa la voglia di cercare.

Penso che forse è perchè ho perso una causa a cui tenevo, e che pensavo vinta, o forse perchè vorrei portare Chicca a fare mini volley, ma non posso andare a riprenderla alle 18 e devo costringerla ad annoiarsi a casa di mia madre, o perchè i giorni scorrono troppo veloci e non ho mai tempo per niente e per quello che riesco, mi sembra tutto fatto male.

Sono giorni un po' così, insomma, dove mi piacerebbe trovare il coraggio di alzarmi e cambiare la mia vita, e invece rimango seduta qui ad aspettare che mi passi.