martedì 18 giugno 2013

Controcorrente

... in questi giorni avrei dovuto prendere una decisione importante, ovvero spedire mia madre con i bimbi a casa di mia suocera alla casa al mare, in Puglia, circa 350 Km da qua per tutto il mese di luglio.
La casa è in centro, proprio sul lungo mare (occorre solo attraversare la strada), niente macchina, niente problemi di spostamento, solo una rognosa rampa di scale da fare ogni volta perchè la casa è in un palazzo antico di quello con i scaloni all'entrata. Il mare è bello, pulito, con una secca che permette ai bimbi di sguazzare in sicurezza per svariati metri.
Insomma, la soluzione ideale: i Chicchi al mare, lontano dai 40 gradi che si respirano già in questi giorni a Roma, nonna paterna finalmente contenta di avere i nipoti h24, nonna materna che oltre che sbattersi come sempre avrebbe comunque la possibilità di riposarsi un po' godendo dell'aria di mare.

Eppure alla fine, dopo pensamenti e ripensamenti ho deciso di no, partiranno con noi direttamente ad agosto.
Un po' perchè Chicca non vuole andare, un po' perchè mia madre ha paura delle botte di nostalgia che non saprebbe gestire, un po' per i viaggi andata e ritorno che io e Lui ci dovremmo sparare ogni week end (la Puglia non è propriamente dietro l'angolo), un po' perchè io già non li vedo per quasi tutta la giornata, almeno la sera me li godo e me li spupazzo come si deve ed è il momento più bello per me... passare quattro giorni senza di loro mi sembra impossibile.

In questo mare di mamme che non vedono l'ora di sbolognare i figli da qualche parte (nella mia professione purtroppo sono tutte così), io invece me li voglio tenere stretti...

La cosa tuttavia che più mi ha fatto riflettere è stato un episodio accaduto quando io avevo l'età di Chicca. Mio padre mi portò qualche giorno a Torino dagli zii con i miei fratelli, e io ricordo quel soggiorno come un'incubo che cessò solo quando vidi mia madre comparire dalla porta: quel viaggio di ritorno abbracciata alla mia mamma me lo ricordo come uno dei momenti di maggiore felicità della mia vita.
Ora, so che la mia famiglia d'allora non ha niente a che vedere con quella che mi sono costruita oggi: i miei figli hanno un padre meraviglioso, nonne e zii stupendi e sono circondati da un amore infinito che io mi sognavo alla loro età.
Tuttavia farli soffrire la nostra lontanza, perchè inevitabilmente ne soffrirebbero, anche solo nel vederci andar via fino al prossimo week end, è una cosa che non mi sento di affrontare.


Vedi com'è la vita? Anni di femminismo, di discorsi sull'emancipazione, l'indipendenza, e sono finita per diventare la peggior versione della madre italica egoista...

martedì 4 giugno 2013

l'amore questo folle sentimento...

Camera dei Chicchi, luce spenta poco prima della buonanotte.
Chicca: mamma, posso dirti una cosa?
Io: dimmi amore mio.
Chicca: sai che R. mi da i baci?
Io: in che senso amore?!
Chicca: mi da i baci di nascosto sulla guancia e poi ci abbracciamo e stiamo vicini vicini, però di nascosto dalla maestra.
Io: amore, lo so che R. è il tuo amichetto preferito, però non potete giocare soltanto senza darvi baci o abbracciarvi, ché poi vi mischiate raffreddore, pidocchi e chissà quale altro virus malefico vi portate appresso voi bimbi?
Chicca: ma mamma, io voglio i baci di R., mi piacciono e poi io e R. ci vogliamo bene e vogliamo stare sempre insieme!
Io: ecco, magari questo non lo diciamo a tuo padre...