venerdì 11 maggio 2012

L'erede

Fino alla notte prima della tua nascita non avevi nome... avevamo passato nove mesi a litigare sul tuo nome, senza trovare mai un accordo.
O meglio, da quando avevamo saputo che eri un maschio. Perchè i maschi nella terra di tuo padre si devono chiamare come i nonni, e a me quel nome non piaceva e sapevo, in cuor mio, che non sarebbe mai piaciuto nemmeno a te.
Volevo darti un nome bello, pieno di significato, che ti appartenesse per sempre e che ti ricordasse, nella tua vita, l'essenza stessa della tua nascita.
Poi la sera dell'11 maggio Lui se ne uscì con quel nome che distrattamente nei mesi avevo preso in cosiderazione solo di sfuggita, e per curiosità andai a vedere il significato: "Dio ti ha ascoltato".
E mi sono ricordata di quella sera in Chiesa, quando con in braccio tua sorella pregavo e mi affidavo a Dio: "sono nelle tue mani, fai tu quello che è più giusto per noi".
... Dio ti ha ascoltato...
... e dopo qualche minuto sono cominciate le contrazioni... e il giorno dopo sei nato tu!

Poi chiaramente l'altro nome te lo sei beccato uguale, ma questa è un'altra storia....

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